La Mia Ultima Dea (My Dea At Least) Poem by Meth Sambiase

La Mia Ultima Dea (My Dea At Least)

Nuda, non ci sono maschere,
assi bucate, veli da indossare.
Ha lo spray che luccica
d'oro e di gommalacca sui muri,
riso nelle asole degli anfibi.

(Hai tentato di soffocarmi
nella veglia mattutina
ti ho aperto gli occhi
e i tuoi incubi sono spariti)

Ad ogni respiro pieno
è la luce dell'aria che entra
le mani che si uniscono in preghiera
la pietà di un ago calamitato
che segna il Nord dei Meridioni.

(Fonderai le chiavi
quando lascerò aperto
l'ultimo cancello
e il cane resterà ad abbaiare)

Non ci saranno più per nessuno
grida illeggibili,
- la grazia domina la tela -
e mentre la chiamo a me come ultima dea,
la libertà di essere ancora me stessa
mi attraversa distante.

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