Suddenly
the limpid
stupor
of the immensity
towers
above the debris
And the man
bent
over the water
surprised
by the sun
discovers
a shadow
Wafting in pieces and
gently
floating away
'Vanity' is one of 2 of Ungaretti's poems - the other is 'Soldiers' [''Soldiers – War – Another War''] - that were made into song by American composer Harry Partch ('Eleven Intrusions',1949–50)
this is from another poem by Ungaretti (in Italian) : ______________________________________ Giorno per giorno 4 Mai, non saprete mai come m’illumina L’ombra che mi si pone a lato, timida, Quando non spero più... 7 In cielo cerco il tuo felice volto, Ed i miei occhi in me null’altro vedano Quando anch’essi vorrà chiudere Iddio… 8 E t’amo, t’amo, ed è continuo schianto 9 Inferocita terra, immane mare Mi separa dal luogo della tomba Dove ora si disperde Il martoriato corpo… Non conta… Ascolto sempre più distinta Quella voce d’anima Che non seppi difendere quaggiù... M’isola, sempre più festosa e amica Di minuto in minuto, Nel suo segreto semplice… 13 Non più furori reca a me l’estate, Né primavera i suoi presentimenti; Puoi declinare, autunno, Con le tue stolte glorie: Per uno spoglio desiderio, inverno Distende la stagione più clemente! ... - [Giuseppe Ungaretti, da “Il dolore”] -
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Italian text.: _________ ' Vanità ’ D’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità E l’uomo curvato sull’acqua sorpresa dal sole si rinviene un’ombra Cullata e piano franta