Gomma Poem by Francesco Malaspina

Gomma

Tossisco.
Acre, la pigrizia scende
A punzecchiarmi la gola.
Come un insetto.
Mi gratto:
Un altro secondo sottratto al pensiero.
Riduco il tempo a una routine di tic
E il futuro è passato
E il passato è distratto
E io tossisco.
Di nuovo.
Steso su un divano vecchio,
Immerso nel suo logoro blu,
Non muovo che gli occhi
E apatico osservo:

Al di là dell'opaca finestra che frappongo alla vita,
Un azzurro cielo
Furioso avvolge
Il suo sole sgozzato.
Vermiglie nubi sanguinano
Sull'orizzonte affilato, io
Mi gratto con calma la fronte.
Talvolta tossisco.

E come tisi,
Noia divora la mia carne.
Noia nei polmoni cresce,
Consuma, soffoco, si espande.
Un nuovo colpo di tosse,
Scandisco il tempo con il sangue e con gli sputi,
Scavo
La mia pelle cercando
Dolore,
Cercando l'amore con le unghie.
Espongo
La viva carne,
Non trovo
I miei sogni e dunque
Tossisco,
Soffoco,
Mi spengo:
Nessuno si accorge che sono malato.

(01/07/2015)

Sunday, May 31, 2015
Topic(s) of this poem: apathy,boredom,loneliness
COMMENTS OF THE POEM
Liza Sudina 09 October 2015

as far as my italian let me understand - you are ill, your lungs, you are coughing. Dear Francesco! I wish you good health!

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