Inferno (Giocando Su Dante) Poem by Pietro Grossi

Inferno (Giocando Su Dante)

E finalmente è stata ritrovata
Parte della Divina mai stampata,
Dante si era provato nell'intento..
Tagliata fu dai Censori del tempo.

'Dimmi Virgilio, chi è mai quell'infame
Che sguazza gaio dentro a quel letame? '..
..'Era colui che si sentiva un Cristo,
sotto lo sterco, eccolo là..Il Ministro!

Tosto, collega, mira il penitente
Che stà lessando in urina bollente,
Perchè un dì ad un amico lui fè torto
E qui lo sta pagando, dopo morto.

E guarda là, il più strano dei Rioni,
Quello che è riservato ai trappoloni,
E si menano a morte, perchè..pare,
rubin tra loro, che altro non san fare.

E lor Rione, quaggiù cosa è nota,
non è nient'altro che una Banca vuota.
Perchè vuota..non sò..quì non c'è nesso
Che lor campare tanto fu lo stesso.

E vedi là..Mefisto invelenito
che gira a destra e manca in tale sito.
Bestemmia e impreca in sì parlata sporca..
..Un di coloro..gli rubò la forca


PG 0102160001

Inferno  (Giocando Su Dante)
Saturday, January 30, 2016
Topic(s) of this poem: joke
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