Çamëria Poem by Agim Bacelli

Çamëria

Çamëria

A tracòlla il zàino vuoto portando,
Di pegni libero e di casa che fù,
Del mondo nero alle porte bussando,
Çamëri mia amata, hai errato tu!


Come Giordano viva ti bruciàrono,
E da Prometèo pur’ t’inchiodàrono,
A te che ad altri libertà donasti,
Spatriata e pur sola rimanesti!

Da lungo sforzo affaticata,
Esausta dalla sete ed affamàta,
Accant’ all’acqua agonizzante,
Dallo sguardo d’un’anèlitante!

Nessun’ per sposa oramai vuole te,
Nessun si ricorda oramai di te,
Col pianto nell’anima perciò maledico,
Orbo che sia il mond’intero àuspico!

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