Passando dall'asfalto
a un tratto di lastricato
i finestrini vibravano,
sotto sentivi tremare
le ruote. Sembrava un disastro,
invece, niente di grave:
gente in piedi, gente seduta. Poi
a una certa fermata
giù tutti. L'autobus vuoto
richiude le porte, va.
In curva
io mi sono aggrappato a un'altra sbarra
e l'ho sentita tiepida
sotto le dita
come la testa di un neonato
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