Dov’era l’ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!
Pèndono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell’aria, un pianto… d’una capinera
che cerca il nido che non troverà.
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L'opera è praticamente un pianto che il poeta fa triste perchè la quercia viene abbattuta e ognuno porta via un fascio di legni. all'inizio lui cerca l'ombra di questa quercia grande che non c'è più, non è più un riparo fresco e ombroso per nessuno... le sono stati tagliati anche i rami che erano carichi di piccoli nidi di uccelli...come una madre che raccoglie su di se tra le sue braccia tanti figli...e poi la parte più triste è l'immagine di quella capinera che vola verso il suo nido e non lo trova perchè gli uomini le hanno abbattuto la quercia, quindi la casa. è un pò un simbolo di tristezza, di solitudine e di ingiustizia quasi questa poesia...ci sono gli uccellini che vivono su questa quercia grande, sicura, accogliente che viene fatta a pezzi dall'uomo...e c'è quella capinera che ora non ha più una casa e vola in cerca di un nido che ora non c'è più.