Afferra la sua luce senza limiti dicembre
quando tu mi apri gli occhi vicino,
neve notturna
splendore strano, sospensione gelata
dei rami
che erano gemiti e ora . . .
Afferra la sua luce senza confini il cielo
se tu chiami dagli archi
del silenzio e nel mio corpo reclami
quel che era cieco ed immobile
e dalle terrazze
del mio dolore ti esponi
apri gli occhi e la luce brucia i suoi margini
e anche quel che sul mio viso
sembrava duro e ora . . .
Afferra la sua luce di meraviglia l'inverno
quando ti avvicini ed è
tutto impossibile, eccetto l'eterno.
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